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Famiglia: Labiate.

Pianta: aromatica, perenne, suffruticosa, alta 30-40 cm

Fusto: a sezione quadrangolare, di colore rossastro, lignificato alla base, erbaceo nella parte superiore.

Foglie: opposte, ovate o oblunghe, intere o leggermente dentate, sono di color verde tendente al grigio per la presenza di peluria. Fiori: piccoli, con corolla a tubo di colore bianco o rosa riunito in spicastri.

Frutti: (acheni) piccoli, ovali, di colore scuro

Dove nasce e come si coltiva: originaria dell'Asia centrale, è naturalizzata nella zona mediterranea e submontana fino a 500m di altezza. Si semina in semenzaio in febbraio-marzo o direttamente in campo in aprile-maggio, in file distanti fra loro circa 30cm, in terreno sciolto e ben drenato; non richiede troppe annaffiature.

Parti da utilizzare: le foglie e le cime fiorite.

Quando si raccoglie: in estate.

Come si conserva: si tagliano i rametti e, legati a mazzi, si appendono all'ombra in posto ventilato, poi si conservano in sacchetti di carta. Si usa anche conservare separatamente le sole foglie (maggiorana monda) o le sole infiorescenze (maggiorana bulla), in barattoli di vetro.

 

L'erba prediletta da Afrodite

La maggiorana è molto simile all'origano, sia nell'aspetto che nel sapore della droga, tanto che spesso in cucina le due spezie possono essere sostituite senza alterare troppo il risultato finale; tuttavia mentre l'origano è una pianta spontanea, la maggiorana è una varietà che prospera solo dove coltivata. Del resto in Liguria dove questa pianta ha una larga diffusione, è chiamata anche “erba persa”, proprio a sottolineare come rischi di andare rapidamente a scomparire quando si inselvatichisce. In virtù del suo gradevole profumo la pianta è stata molto amata dai Greci, dai quali apprendiamo anche la storia mitica della sua origine: fu infatti Afrodite a coltivare per prima la maggiorana, e fu la dea dell'amore in persona a scegliere la fragranza da attribuire alla pianta. Proprio in quanto erba prediletta da Afrodite, le giovani ragazze greche credevano che, mettendo un rametto di maggiorana sotto il cuscino, avrebbero visto in sogno il volto del loro futuro marito. Ancora oggi, a retaggio di un epoca tanto lontana, presso alcune culture europee è tradizione porre rametti di maggiorana nella biancheria di corredo delle ragazze: è vero che questo gesto ha lo scopo pratico di profumare lenzuola e asciugamani, ma, forse inconsapevolmente, l'uso di questa erba costituisce anche un modo per rivolgersi alla dea dell'amore per invocarne la futura felicità.

 

Una pianta dalle molte virtù medicinali

Anche come erba officinale la maggiorana godette di un discreto successo nell'antica Grecia, dove veniva prescritta come antidoto per i morsi di serpente e per lenire i dolori artritici. Tuttavia fu in particolare nel mondo latino che godette di larga diffusione, soprattutto dopo che furono scoperte le sue proprietà digestive. Alla maggiorana, considerata nel mondo antico come simbolo di felicità, venivano attribuite capacità di tipo magico: ancora durante tutto il Medioevo si credeva, per esempio, che le sue foglie, insieme a quelle del timo, avessero il potere di non fare inacidire il latte. In epoche più recenti è stata invece molto utilizzata dalla medicina popolare, che la consigliava in caso di indigestioni, coliche infantili, artriti e nel trattamento di alcune forme tumorali.

 

La maggiorana è presente nei seguenti prodotti: HERBS OIL aloe vera & olive oil

 

Lo staff di Segretinatura.com